Ogni tanto – sempre più sporadicamente – ricevo una mail in cui qualche volenteroso si propone come assistente. L’ennesima, stamattina, mi ha dato da pensare.
Chiunque sia appassionato di fotografia sa che acquistare una reflex digitale – o un obbiettivo – rappresenta una scelta piuttosto importante. Farlo nel migliore dei modi significa capire le proprie esigenze, conoscere le funzionalità, valutare i prezzi di nuovo o usato e ancora optare per una marca piuttosto di un’altra.
L’esigenza di tracciare un decalogo su come dovrebbe essere una risposta ad un annuncio di lavoro “creativo” nasce da un’esperienza personale che mi ha coinvolto. E’ bastato poco per rendermi conto del perché molta gente non riesca a trovare lavoro e ancor più del perché moltissima gente non riceva alcuna risposta alle mail, ma andiamo per ordine.
Ad ogni acquisto è sempre la solita storia. L’indecisione nella scelta tra la garanzia italiana (offerta da Nital) e quella europea è costante negli anni. “Sarà meglio spendere 300 euro in più per usufruire di un’eventuale assistenza italiana oppure andare al risparmio ed optare per un prodotto europeo?“. E ancora “meglio spedire un prodotto a Torino o da qualche parte in Europa?“. Questi dubbi hanno attraversato la testa di ciascuno di noi, più e più volte, ma mai come oggi la mia sicurezza in tal senso è venuta a mancare.
Instagram, chi più chi meno, lo usiamo un po’ tutti. Si tratta di un social network basato sulle immagini. Poche funzionalità, ma tanta visibilità. Il motivo che mi ha spinto ad approfondire la mia conoscenza su Instagram è stato l’iscrizione agli Instagramers Awards 2014, una sorta di selezione dei profili più interessanti in circolazione.
Noi fotografi lo sappiamo bene, prima o poi succede a tutti. Dopo appena qualche anno sul mercato, qualche cliente per il quale non vorrai più lavorare ti capiterà di sicuro. Clienti per i quali la tua opera potrebbe essere paragonata a quella di un operaio alla catena di montaggio. Mestiere rispettabilissimo, ma fatto di vero lavoro fisico. Manodopera nella sua concezione più primordiale. Nessuna richiesta di creatività, sensibilità artistica o il benché minimo ragionamento.
Caro cliente, prima di chiedermi un preventivo sappi che sono un fotografo che vive della sua passione, ma soprattutto del suo lavoro. Se sceglierai me lo farai per la professionalità e la dedizione con la quale svolgo il mio mestiere ogni giorno.
Per noi liberi professionisti, il periodo tra il 15 dicembre e il 6 di gennaio, comporta sempre le stesse problematiche: clienti che rinviano poiché oberati di lavoro, negozi non fotografabili a causa degli addobbi natalizi e via dicendo. Il clima di festa si avvicina e uno spensieratissimo mood prende piede nelle nostre teste.
Qualche giorno fa ho avuto il piacere di partecipare come relatore al primo meeting organizzato da Lazio Tourism, un’associazione rivolta alle strutture extra-alberghiere di Roma e provincia. L’idea mi ha entusiasmato da subito, soprattutto per la possibilità di “evangelizzare” in un sol colpo svariati proprietari di bed and breakfast e affittacamere. Purtroppo la situazione attuale non è felice, anzi. Viviamo un periodo in cui si pensa di potersi improvvisare fotografo professionista, sbagliando. Il risultato è evidente su portali come Booking, dove la maggior parte delle strutture continuano a propinare ai loro clienti fotografie non adeguate agli standard del loro settore (interior).